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venerdì 1 gennaio 2021

La sintesi finale (step 28)

Il compasso è uno strumento che tutti abbiamo tenuto tra le mani, che vediamo così vicino, così facile da utilizzare che diamo spesso per scontato, come se ci fosse sempre stato. Effettivamente la sua origine è antichissima, risale agli antichi Egizi, che usavano delle corde per ricalcolare le ampiezze dei campi dopo le esondazioni del Nilo (step 9). Infatti come si può notare dal nome, derivante dal latino "compassare", cioè misurare con il "passo", il compasso nasce per riportare misure (step 1). 

La scienza, in cui opera questo strumento è la geometria, il cui fine è letteralmente "misurare la terra", cioè misurare e rappresentare tutto ciò che ci circonda, graficamente anche grazie al compasso (step 4). Riguardo la tassonomia, l'origine di tale utensile è stato fatto risalire a questa disciplina ed ai conseguenti problemi grafici (step 14).

Lo sviluppo della geometria si deve infatti a questo strumento, che insieme alla riga, diventa mezzo per dimostrare i postulati e le costruzioni della geometria euclidea, raccolti ne "Gli Elementi", opera del filosofo greco Euclide. Da questa prima raccolta, numerosa diventa la bibliografia riguardante questa scienza, tra le quali "La geometria del compasso" di L. Mascheroni (Pavia, 1797), che dimostra come bastasse il solo compasso per dimostrare tutti i postulati euclidei (step 10). 

Dalla geometria, si sono sviluppate numerose scienze, come la geografia, l'astronomia o le tecniche di navigazione, che hanno trasformato il compasso, per migliorarlo all'interno dei loro campi d'utilizzo. Inoltre la scoperta della prospettiva (1413) operata da Brunelleschi, implica un netto miglioramento di tutti gli strumenti di rappresentazione grafica, con grande varietà di soluzioni nella produzione dei compassi (step 2). Utile è stata da questo punto di vista, la ricerca di brevetti, che testimoniassero l'origine di determinati miglioramenti, come le maniglie per ampliare velocemente l'apertura delle aste del balaustrone (step 17). Pur essendo uno strumento semplice, numerose sono le componenti, raccolte nel blog in un glossario (step 3), ma anche in un anatomia dell'utensile (step 16). I materiali con cui vengono realizzate questi componenti sono vari, dovuti sia al periodo storico, che a caratteristiche del materiale e della sua reperibilità (step 8). 

Fondamentale, nella concezione che abbiamo oggi del compasso, è stata la scoperta della grafite come mezzo scrivente, risalente al 1795, che è stata analizzata nel post riguardante la chimica, insieme ad un approfondimento sulle caratteristiche dei materiali dello strumento (step 26)

I materiali con i quali vengono prodotti, vengono scelti dai costruttori, nella quale ricerca è stato interessante scoprire come gran parte della produzione europea odierna dei compassi avviene nel distretto di Palosco (BG) (step 11). 

Il principio fisico alla base del funzionamento è molto semplice, basato sul concetto di perno (step 5), che viene ancora meglio esplicitato in un video proposto come manuale d'uso, dove viene anche spiegato l'utilizzo di elementi accessori del compasso, siccome la rappresentazione visiva di tali usi è molto più utile di un manuale scritto (step 22).

Questo strumento porta con sé un'elevata simbologia, essendo insieme alla squadra, il simbolo massonico per eccellenza, rappresentante il pensiero, la creazione (step 6). Inoltre, a testimoniare l'antichità dello strumento, il compasso appare nel mito di Pernice (nipote di Dedalo), a cui viene fatta risalire l'invenzione (step 7). 

Riguardo un'ambito grafico la presenza del compasso è altamente presente nelle pubblicità, sia riguardante la promozione e vendita dello strumento, ma anche in ambito più simbolico, nelle locandine del Compasso d'oro, il più importante premio del Design (step 13). Altri campi grafici in cui è stato ricercato lo strumento sono stati il francobollo (step 18), il fumetto (step 21) e il marchio (step 20).

Molto interessante è stata la ricerca dell'utensile all'interno del cinema. Dopo varie ricerche la scelta è caduta su "L'uomo che amava le donne", in cui il rimando al compasso è molto romantico (step 12).

I numeri, che si collegano all'arnese, sono stati scelti tra date, valori matematici e simbolici, per ampliare il più possibile il campo (step 15); la stessa logica è stata seguita nella costruzione dell'abbecedario in un'ottica di circolarità a cui il compasso si collega molto bene (step 19).

Ai giorni nostri la principale applicazione del compasso avviene nel disegno tecnico, che è regolato da stringenti normative, necessarie per rendere le rappresentazioni comprensibili (step 23). Sempre tenendo conto del disegno tecnico è stata cercata la presenza di "parole nella storia", riguardanti il compasso, utilizzando Google Ngram Viewer, per vederne la presenza in varie pubblicazioni (step 24).

Prima di passare agli ultimi post riassuntivi, è stato lasciato qualcosa di personale sul blog, riguardante il tempo visto attraverso oggetti quotidiani (step 25). Infine è stata rappresentata una mappa concettuale per riassumere in punti chiave, il compasso (step 27).

Attraverso questo breve testo, si ha una visione d'insieme dello strumento e delle caratteristiche, curiosità, approfondite nei vari post. La speranza è di aver promosso un pò di curiosità sul compasso. Arrivederci!

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