Introduciamo il campo di ricerca che andremo ad analizzare attraverso la descrizione accademica del Compasso:
derivante da Compassare (latino: *compassare, cioè «misurare col passo», derivato di passus -us «passo»).
È uno strumento costituito essenzialmente di due aste di eguale lunghezza collegate fra di loro a cerniera, capaci dì assumere quindi un'inclinazione relativa qualsiasi; dev'essere possibile regolare l'attrito nella cerniera, con opportuno stringimento, in modo che nell'uso l'angolo delle due aste si conservi praticamente invariato sotto l'azione di deboli pressioni della mano. Questo strumento, quando le due aste si facciano terminare a punta, permette di trasportare un segmento qualsivoglia (limitatamente a un massimo di lunghezza) da una posizione a un'altra; e di tracciare un cerchio di centro e raggio arbitrari: all'estremo una delle due punte, potrà essere scrivente.
Traduzioni: fr. compas; sp. compás; ted. Zirkel; ingl. pair of compasses/compass/ drawing compass; greco σύνδεσμοι στρέψης; oland. torsieschaar; porto. compasso
Sotto la denominazione di compasso si comprende un’ampia gamma di strumenti per il disegno, la misura e il calcolo proporzionale. Oltre ai più comuni compassi per il disegno delle circonferenze, diffusi fin dall’antichità il Rinascimento ci ha lasciato un gran numero di compassi speciali, contraddistinti da nomi appropriati alle loro specifiche funzioni: compassi ovali per disegnare ellissi iperboli e parabole compassi a due punte detti di divisione o rapportatori, per dividere le linee e riportare le misure; compassi da carteggio, per tracciare le rotte sulle carte nautiche; compassi a punte ricurve, detti di calibro per misurare le bocche dei cannoni, le palle d’artiglieria e le colonne; compassi a tre punte per riprodurre le carte geografiche; compassi a quattro punte , o di riduzione, per ingrandire e ridurre i disegni, dividere proporzionalmente linee e circonferenze e disegnare i poligoni; compassi a otto punte per misurare le frazioni dei gradi e svolgere calcoli proporzionali; compassi di proporzione per svolgere calcoli aritmetici e geometrici trigonometrici e misurare pesi, pendenze e distanze ad uso militare; e sofisticati compassi topografici dotati di bussola, rosa dei venti e traguardi ottici per compiere rilievi territoriali e disegnare mappe topografiche.
In questo blog andremo ad analizzare principalmente il compasso da disegno, conosciuto da noi tutti, senza però trascurare qualche volta altri tipi di compassi.
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