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venerdì 1 gennaio 2021

La sintesi finale (step 28)

Il compasso è uno strumento che tutti abbiamo tenuto tra le mani, che vediamo così vicino, così facile da utilizzare che diamo spesso per scontato, come se ci fosse sempre stato. Effettivamente la sua origine è antichissima, risale agli antichi Egizi, che usavano delle corde per ricalcolare le ampiezze dei campi dopo le esondazioni del Nilo (step 9). Infatti come si può notare dal nome, derivante dal latino "compassare", cioè misurare con il "passo", il compasso nasce per riportare misure (step 1). 

La scienza, in cui opera questo strumento è la geometria, il cui fine è letteralmente "misurare la terra", cioè misurare e rappresentare tutto ciò che ci circonda, graficamente anche grazie al compasso (step 4). Riguardo la tassonomia, l'origine di tale utensile è stato fatto risalire a questa disciplina ed ai conseguenti problemi grafici (step 14).

Lo sviluppo della geometria si deve infatti a questo strumento, che insieme alla riga, diventa mezzo per dimostrare i postulati e le costruzioni della geometria euclidea, raccolti ne "Gli Elementi", opera del filosofo greco Euclide. Da questa prima raccolta, numerosa diventa la bibliografia riguardante questa scienza, tra le quali "La geometria del compasso" di L. Mascheroni (Pavia, 1797), che dimostra come bastasse il solo compasso per dimostrare tutti i postulati euclidei (step 10). 

Dalla geometria, si sono sviluppate numerose scienze, come la geografia, l'astronomia o le tecniche di navigazione, che hanno trasformato il compasso, per migliorarlo all'interno dei loro campi d'utilizzo. Inoltre la scoperta della prospettiva (1413) operata da Brunelleschi, implica un netto miglioramento di tutti gli strumenti di rappresentazione grafica, con grande varietà di soluzioni nella produzione dei compassi (step 2). Utile è stata da questo punto di vista, la ricerca di brevetti, che testimoniassero l'origine di determinati miglioramenti, come le maniglie per ampliare velocemente l'apertura delle aste del balaustrone (step 17). Pur essendo uno strumento semplice, numerose sono le componenti, raccolte nel blog in un glossario (step 3), ma anche in un anatomia dell'utensile (step 16). I materiali con cui vengono realizzate questi componenti sono vari, dovuti sia al periodo storico, che a caratteristiche del materiale e della sua reperibilità (step 8). 

Fondamentale, nella concezione che abbiamo oggi del compasso, è stata la scoperta della grafite come mezzo scrivente, risalente al 1795, che è stata analizzata nel post riguardante la chimica, insieme ad un approfondimento sulle caratteristiche dei materiali dello strumento (step 26)

I materiali con i quali vengono prodotti, vengono scelti dai costruttori, nella quale ricerca è stato interessante scoprire come gran parte della produzione europea odierna dei compassi avviene nel distretto di Palosco (BG) (step 11). 

Il principio fisico alla base del funzionamento è molto semplice, basato sul concetto di perno (step 5), che viene ancora meglio esplicitato in un video proposto come manuale d'uso, dove viene anche spiegato l'utilizzo di elementi accessori del compasso, siccome la rappresentazione visiva di tali usi è molto più utile di un manuale scritto (step 22).

Questo strumento porta con sé un'elevata simbologia, essendo insieme alla squadra, il simbolo massonico per eccellenza, rappresentante il pensiero, la creazione (step 6). Inoltre, a testimoniare l'antichità dello strumento, il compasso appare nel mito di Pernice (nipote di Dedalo), a cui viene fatta risalire l'invenzione (step 7). 

Riguardo un'ambito grafico la presenza del compasso è altamente presente nelle pubblicità, sia riguardante la promozione e vendita dello strumento, ma anche in ambito più simbolico, nelle locandine del Compasso d'oro, il più importante premio del Design (step 13). Altri campi grafici in cui è stato ricercato lo strumento sono stati il francobollo (step 18), il fumetto (step 21) e il marchio (step 20).

Molto interessante è stata la ricerca dell'utensile all'interno del cinema. Dopo varie ricerche la scelta è caduta su "L'uomo che amava le donne", in cui il rimando al compasso è molto romantico (step 12).

I numeri, che si collegano all'arnese, sono stati scelti tra date, valori matematici e simbolici, per ampliare il più possibile il campo (step 15); la stessa logica è stata seguita nella costruzione dell'abbecedario in un'ottica di circolarità a cui il compasso si collega molto bene (step 19).

Ai giorni nostri la principale applicazione del compasso avviene nel disegno tecnico, che è regolato da stringenti normative, necessarie per rendere le rappresentazioni comprensibili (step 23). Sempre tenendo conto del disegno tecnico è stata cercata la presenza di "parole nella storia", riguardanti il compasso, utilizzando Google Ngram Viewer, per vederne la presenza in varie pubblicazioni (step 24).

Prima di passare agli ultimi post riassuntivi, è stato lasciato qualcosa di personale sul blog, riguardante il tempo visto attraverso oggetti quotidiani (step 25). Infine è stata rappresentata una mappa concettuale per riassumere in punti chiave, il compasso (step 27).

Attraverso questo breve testo, si ha una visione d'insieme dello strumento e delle caratteristiche, curiosità, approfondite nei vari post. La speranza è di aver promosso un pò di curiosità sul compasso. Arrivederci!

mercoledì 23 dicembre 2020

Chimica e compasso? (step 26)

Il compasso ai giorni nostri è realizzato con vari materiali differenti, ma nel passato? 
Andiamo insieme ad analizzare l'evoluzione materica del nostro strumento. 

L'origine del compasso si fa risalire agli antichi egizi. I primi compassi da loro realizzati erano aste, bastoni di materiale ligneo, legati attraverso corde (step 9). Con il progredire delle tecniche e con l'utilizzo dei compassi su pergamene, iniziano ad essere realizzati interamente in legno, o metallo come ad esempio il bronzo
Compassi in bronzo di età romana (1 sec. d.C.)


Questi compassi rimangono, molto simili tra loro fino al Rinascimento, quando attraverso la fioritura del disegno prospettico, si sviluppa la produzione di compassi di vario tipo, realizzati principalmente in ferro, ottone e bronzo

Va sottolineata la scoperta della grafite, stato allotropico del carbonio, che grazie alla propria sfogliabilità viene utilizzata come mezzo per disegnare (1795), permettendo di realizzare i compassi come noi oggi li conosciamo. Attraverso il processo innescato dalla rivoluzione industriale, si sono sviluppati nuovi materiali che hanno sostituito i precedenti, grazie a caratteristiche tecniche migliori o costi minori.
Infatti al giorno d'oggi i compassi vengono realizzati in acciaio temprato, ma anche in numerose altre leghe, come l'ottone nichelato, l'alpacca (lega rame, zinco e nichel) oppure la zama (lega zinco alluminio). Questi materiali sono accomunati dall'elevata durezza e resistenza alla corrosione, che ne fanno oggetti dalla lunga durata. 

Oltre a questi materiali, grazie all'invenzione della bachelite (1907), i materiali plastici hanno iniziato a svilupparsi ed essere utilizzati dappertutto, specialmente nella seconda metà del '900. Ai giorni d'oggi molte componenti dei compassi vengono realizzate in materiali plastici, grazie al basso costo ed alle elevate varietà di pigmentazione che offrono.
Compasso Kronos in materiale polimerico 






Fonti:

Cose personali, ma non è male condividerle (step 25)

 

Gli oggetti scelti per questo step, rappresentano da sinistra a destra, passato presente e futuro (si spera XD)

Passato: 
Questo taccuino è stato riempito di disegni, progetti, idee degli ultimi due anni della mia vita. Sfogliarlo, riguardarlo è sempre un piacere.

Presente:
In questi tempi, si passano intere giornate davanti ad uno schermo purtroppo, per non diventare cieco questi occhiali anti-riflesso sono un fedele alleato giornaliero.

Futuro:
Non sono mai stato un grande appassionato di fotografia, ma mi piacerebbe interessarmi di più a questo campo. Questo strumento è stato scelto anche come presagio, di poter tornare presto a poter viaggiare e fotografare, i luoghi che torneremo a visitare, superato questo momento.

Le parole nella storia (step 24)

Attraverso l'utilizzo del Books Ngram Viewer, uno strumento di Google che permette di analizzare la presenza di vocaboli, all'interno di libri, pubblicazioni di vario tipo, è stata analizzata la presenza di alcune parole inerenti al mondo del compasso, nel periodo che va dal XIX secolo ad oggi.



In primo luogo ho cercato la presenza del termine compasso (drawing compass, siccome compass in lingua inglese indica anche la bussola). Si può notare come la percentuale, vari nel corso degli ultimi due secoli, seppur mantenendosi sempre bassa. Analizzando i vari libri, si può notare come la presenza di questo vocabolo sia principalmente legata a manuali tecnici, ma col proseguire verso il XXI secolo, in corrispondenza del picco, il termine si presenta anche all'interno di libri narrativi, romanzi.



Il secondo termine che ho analizzato è il principale campo di applicazione del compasso, il mondo del disegno tecnico (technical drawing). Questo vocabolo si presenta principalmente in libri di educazione tecnica e manuali, per l'apprendimento delle norme che regolano questo campo.




Infine sono stati comparati i due vocaboli precedenti, al fine, alla produzione ideale di ogni compasso, il cerchio (circle). Si può notare immediatamente che questo termine è di molto più ampio respiro e quindi presente in percentuali nettamente maggiori. Infatti i documenti ad esso inerenti spaziano in tutto ciò che è ciclico, come le stagioni, ma anche ovviamente a campi geometrici e progettuali.


Fonti:

venerdì 4 dicembre 2020

Le normative (step 23)

Le normative che regolano la standardizzazione di qualsiasi produzione sono definite da enti normatori internazionali, l'immagine seguente rappresenta efficacemente i rapporti tra essi:
Come si può notare dall'immagine questi enti sono numerosi e in contatto tra loro. Dalle richieste del mercato infatti gli enti realizzano normative che vanno poi a nominarsi con il nome degli enti che le approvano. 

Dopo questo breve excursus sugli enti, passiamo alle normative che regolano l'utilizzo del compasso e per fare ciò non possiamo che riferirci alle norme riguardanti il disegno tecnico industriale
Ma cos'è il disegno tecnico?
Mediante un disegno tecnico si rappresenta in uno spazio bidimensionale un oggetto tridimensionale, la cui rappresentazione viene eseguita adottando simbologie universalmente riconosciute e di significato univoco. L'utilizzo del disegno tecnico è necessario nelle produzioni industriali, infatti permette di avere una chiara rappresentazione del prodotto/componente a tutti gli enti che partecipano nella sua realizzazione.

Proprio dalla volontà di rendere universalmente riconosciute queste rappresentazioni, sono state introdotte numerose norme che le regolano, riportiamo le principali:
-UNI EN ISO 5456-1/4, Metodi di proiezione
-UNI ISO 128-30, Convenzioni fondamentali per le viste
-UNI ISO 128-40, Convenzioni fondamentali per tagli e sezioni
-UNI EN ISO 128-20, Convenzioni di base delle linee


Fonti:

Manuale d'uso (step 22)

 


Per rendere più chiaro l'utilizzo del compasso (affrontato nello step 5), vi propongo questo breve video, siccome le rappresentazioni grafiche, o i tutorial, sono molto più dirette e intuitive di un manuale scritto. Buona visione!

sabato 21 novembre 2020

Fumetto (step 21)

 

Topolino. Come si può notare dal cerchio rosso, in questa avventura del più famoso roditore mondiale, appare il compasso. Ma non solo, infatti appoggia sopra una squadra, rimandando al simbolo della massoneria.


Corriere dei Piccoli. In questo episodio curato da Antonio Rubino, può notare come il compasso appaia in più vignette, sia nella prima che nell'ultima.


TAKK. Fumetto scritto da EPI per Beccogiallo Editore. In questa vignetta il compasso è inserito nella tasca destra del soggetto, la quale rimanda nella posizione all'uomo vitruviano.

Marchio (step 20)

 

Il marchio della banca Mediolanum si collega all'uso del compasso. La famosa frase: "Banca Mediolanum, costruita intorno a te", si ritrova infatti nel simbolo, un uomo che realizza un cerchio intorno a sè. 

Abbecedario (step 19)

Alpacca, lega usata nella produzione compassi
Balaustrone
Compasso
Disegno tecnico
Euclide
Faber-Castell 
Geometria
H, gradazione delle mine
Impugnatura
Lunghezze, riportabili grazie al compasso
Massoneria
Norimberga, capitale europea nella produzione compassi nel XVI secolo
Ovali, compassi per disegnare ellissi, iperboli e parabole
Pi-greco
Quota, riportabile grazie al compasso
Riduzione, compasso usato per mantenere le proporzioni nelle misurazioni
Spirito, significato del compasso nella simbologia massonica
Topografici, compassi per compiere rilievi territoriali e disegnare mappe topografiche
Universale, compasso adattabile per qualsiasi sistema scrivente
Verga, tipologia di compasso
Zama, lega zinco alluminio usata per i compassi

giovedì 12 novembre 2020

Francobollo (step 18)

 

Francobollo per l'evento di Genova capitale europea della cultura (2004)
Interessante come le due gambe del compasso servano a relazionare tra loro Genova, nella mappa e il simbolo più noto della città la Lanterna.


Francobollo della Repubblica Democratica Tedesca (1956)


Francobollo commemorativo del premio Compasso D'Oro (2011)


Francobolli in Onore a Bruno Munari e alla sua opera "Compasso d'oro a ignoti", nella quale rappresenta oggetti dall'uso comune, ma altamente funzionali (2007)




martedì 10 novembre 2020

Brevetti (step 17)

Ecco a Voi alcuni brevetti depositati che hanno implementato migliorie nella storia del compasso:


Brevetto depositato da Wilhelm Schwarzer, a Norimberga nel 1901 e scaduto nel 1920. Il brevetto prevede un utilizzo all'interno del compasso di due ghiere dentate come estremi delle aste, si muovono l'una rispetto all'altra per permettere il movimento trasversale delle aste.




Brevetto depositato da Lucio Aricci (Aricci Compassi SNC) nel 1988. Questo brevetto (scaduto nel 2008), permette un netto miglioramento nell'uso del Balaustrone. Infatti attraverso delle maniglie, si riescono ad allargare e stringere molto più velocemente le due aste.


lunedì 9 novembre 2020

Anatomie (step 16)

 

In questo preciso esploso tecnico, realizzato da Solid Design (azienda che si occupa della creazione di modelli 3D, esplosi e disegni tecnici di prodotti), si possono osservare tutte le componenti di un balaustrone (compasso le cui gambe sono legate con una vite, per regolare l'apertura).


Fonti: 

sabato 7 novembre 2020

Numeri (step 15)

 

Il compasso è noto per essere in grado di formare circonferenze, il cui numero più noto riferite a loro è sicuramente il  Nella geometria piana il  viene definito come il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro, o anche come l'area di un cerchio di raggio 1. Il valore numerico approssimato alle prime cifre è 3,14, ma le sue cifre decimali sono infinite! 


Sezione aurea (o proporzione divina) nell'ambito delle arti figurative e della matematica, indica il numero irrazionale 1,6180339887... ottenuto effettuando il rapporto fra due lunghezze disuguali delle quali la maggiore  è medio proporzionale tra la minore  e la somma delle due . La principale rappresentazione di questo numero si realizza con il compasso e va a creare una "conchiglia".


360

sono i gradi dell'angolo del cerchio, la principale applicazione del compasso.


1597

Galileo inventa il compasso di proporzione.


1797

Viene pubblicato "Geometria del Compasso", di L. Mascheroni, dove viene dimostrato che ogni costruzione che si realizza con riga e compasso (le dimostrazioni della geometria euclidea), si può realizzare con il solo compasso. Va detto che le stesse conclusioni erano state raggiunte nel 1672 dal poco noto matematico danese Georg Mohr, ma non essendo noto la sua dimostrazione non raggiunse il pubblico.


1954

Viene istituito il premio Compasso d'oro Adi, il più autorevole e antico premio di design.


Fonti:

it.wikipedia.org

brunelleschi.imss.fi.it

www.bitman.name

www.adi-design.org

venerdì 6 novembre 2020

Tassonomia (step 14)

Tassonomia, di origine greca, data dall'unione delle parole "taxis" (ordine) e "nomia" (indica il complesso di regole), è una branca della scienza che studia i metodi con cui si ordinano in sistemi i dati, le conoscenze e le teorie via via acquisite. 

Vi riportiamo un breve ordine tassonomico riguardante il compasso:



Fonti:

giovedì 5 novembre 2020

Pubblicità (step 13)

Oggi vi riportiamo alcune pubblicità, manifesti riguardanti il nostro strumento:


Immagine pubblicitaria della Salmoiraghi (1948) 


Immagine pubblicitaria della Salmoiraghi (1922)


Locandina pubblicitaria del Compasso d'Oro, 
celebre evento che premia il miglior design

 

"L'uomo che amava le donne" (step 12)

 


Da "L'uomo che amava le donne"(1977), diretto da François Truffaut.

In questo estratto, le gambe delle donne vengono paragonate alle aste del compasso, "che misurano il globo terrestre in tutti i sensi, donandogli il suo equilibrio e la sua armonia". 

Costruttori (step 11)

Dai tempi antichi non sono state tramandati a noi chi fossero gli artigiani, i produttori dei compassi. Nel XV secolo con lo sviluppo delle arti, gli scienziati richiedono strumenti sempre più precisi, gli architetti devono elaborare progetti esecutivi dettagliati, grazie anche alla scoperta della prospettiva (Brunelleschi, 1413) che impone l'uso di strumenti di alta precisione. Si convertono così ,dall’Italia alla Germania, numerosi orafi e orologiai in artigiani provetti di strumentazione tecnico-grafica sotto la guida di scienziati, artisti e architetti (Leonardo, Piero della Francesca, Alberti, Dürer). Nel secolo successivo Norimberga, diventa la "capitale europea" nella produzione di strumenti tecnici con un artigianato specializzato in compassi.

Bottega di compassi a Norimberga in una incisione di J. Amman (1568)

Nel tardo '800 però a Palosco (Bergamo), si è sviluppato un distretto produttivo specializzato nella produzione di compassi, che nel secondo dopoguerra diventa leader europeo del settore. Nel 1992 il 60% della produzione europea è realizzato in questo indotto, andando a produrre i compassi per i più noti marchi europei (come ad esempio Steadler, Rotring, Faber-Castell).

Le più note sono:
-Alessi, noto marchio italiano, produce compassi nell'indotto di Palosco dal 1923 (www.alessi-compassi.com)

-Kronos, azienda con sede e stabilimento a Palosco (www.kronoscompassi.it)

-Lorenz, con sede a Palosco, prende questo nome nel 1963 (www.lorenzcompasses.com)

-G.b.p, con sede a Palosco



lunedì 2 novembre 2020

Bibliografia (step 10)

Bibliografia riguardante la geometria, e la conseguente applicazione del compasso:



EUCLIDE, Gli Elementi, Grecia, IV secolo a.C

Lorenzo MASCHERONI, La geometria del compasso, Pavia, 1797



Luigi CREMONA, Éléments de géométrie projective, Parigi: Gauthier-Villars, 1875




Federigo ENRIGUES, Lezioni di geometria proiettivaBologna: N. Zanichelli, 1898




M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, Scienza del Disegno, Italia: Feltrinelli, 2008

Inventori (step 9)

Le origini del compasso si fanno risalire agli antichi Egizi. Venivano utilizzati dei bastoni di legno uniti tra loro da corde per ricalcolare le dimensioni dei campi, dopo le numerose esondazioni del Nilo. Questi vennero poi trasformati per fornire a sapienti scribi e sacerdoti il mezzo per approfondire e verificare le prime conquiste della geometria. 

Il sapere dell'antico Egitto è il piedistallo su cui poggia il sapere geometrico della Grecia antica. Infatti la geometria, raccolta da Euclide in un corpo organico ancora oggi indispensabile, è basata sul rigore logico e sulla verifica grafica, così la scienza astratta interagisce con il disegno geometrico, che si avvale solo di righello e compasso. Questo è stato per molti secoli provvisto solo di punte metalliche fisse; quindi con il compasso, oltre al riporto di misure, si potevano solo tracciare solchi sul supporto, che andavano poi riempiti di inchiostro. 

Per trovare un'innovazione nello sviluppo del compasso, bisogna arrivare nel Rinascimento dove la fioritura della cultura e dell’economia dal XV secolo fa rinascere anche gli interessi per la scienza e l’arte.  La scoperta della prospettiva (Brunelleschi, 1413) impone ad artisti, disegnatori ed architetti l’uso di strumenti di precisione grafica. Vengono così sviluppati nuovi tipi di compasso come compassi con attacchi per portamatite o tiralinee (dal 1550), compassi parabolici e compassi proporzionali (Leonardo), compassi triangolari (per cartografia e copiatura di disegni). Da questi derivano i compassi che utilizziamo oggi. 

Compassi disegnati da Leonardo da Vinci (1494)


Fonti:

www.didatticarte.it


giovedì 29 ottobre 2020

I Materiali (step 8)

I materiali delle varie parti del compasso, variano in base al modello ed al periodo storico,
questo è dovuto allo sviluppo, ai materiali che si riescono a lavorare ed alla disponibilità di essi. 

ASTE
Le aste sono realizzate principalmente in materiali metallici (acciaio temprato, ottone, alpacca ,una lega rame, zinco e nichel oppure la zama, una lega zinco-alluminio), ma al giorno d'oggi anche in polimeri plastici
La punta fissante è solitamente realizzata in materiale metallico (acciaio), ma esistono anche compassi con ventose di materiale plastico adibite al fissaggio.
La punta scrivente più comune è in grafite, ma in base all'utilizzo e l'ambiente in cui viene utilizzato il compasso si utilizzano altri materiali, come punte di metallo per graffiare, gesso, e altri ancora. 
Compasso in materiale polimerico, con ventosa come perno (modello 1002, Arda)


ARTICOLAZIONE
Questa componente si basa, nei moderni compassi, su due ruote metalliche chiamate ghiera, ma nel passato i metodi con i quali si univano le due aste erano vari, spesso collegate con chiodi.
Compassi in bronzo di età romana (1 sec. d.C.)


Fonti:


Miti d'oggi: Compasso (step 7 2/2)


Il compasso è una ballerina, si libra nello spazio e danzando sulle punte crea archi, circonferenze, da far perdere la testa a Giotto! La sua dottissima mano si è tanto allenata, per creare cerchi perfetti, ma invidia colei che con la sua semplice danza ottiene lo stesso risultato! Le sue forme moderne la rendono un'icona di stile, dalle gambe slanciate e lunghissime escono due piedi, uno pungente, feroce, sul quale poggia il suo dolce peso, l'altro morbido che lascia carezze sul palcoscenico, mentre si piroetta su se stessa. Il corpo della ballerina è molto minuto rispetto agli arti, ma è il segreto dei movimenti che realizza, bilanciando le lunghe gambe. La ballerina però non danza da sola, un filo la fa muovere, come una marionetta. Un filo dal quale ingegno essa nasce e per il quale essa danza, attuando le forme che il suo burattinaio vuole. Non si sente prigioniera, ma utile al demiurgo che l'ha creata, ripaga la sua nascita con la creazione di forme perfette, il cui creatore da solo non è in grado di realizzare.

Misty Copeland, prima ballerina dell'American Ballet Theater (zuccari.blogautore.espresso.repubblica.it)


Il Mito di Pernice (step 7 1/2)

Secondo la mitologia greca l'origine del compasso si fa risalire a Pernice, nipote di Dedalo. L'ingegno del giovane nel pensare questo strumento e anche altri, gli fecero aizzare contro la gelosia di Dedalo, che in un impeto decise di ....... non vi anticipiamo nulla! Il mito è raccontato da Ovidio nelle Metamorfosi, vi riportiamo i versi principali, buona lettura!



"Icaro, dove sei?" gridava, "dove sei finito?

Icaro, Icaro!" gridava, quando scorse le penne sui flutti,

e allora maledisse l'arte sua; poi ricompose il corpo

in un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto.

Mentre Dedalo tumulava il corpo di quel figlio sventurato,

da un fosso fangoso lo scorse una pernice cinguettante,

che sbattendo le ali manifestò la sua gioia con un trillo.

Mai vista in passato, era ancora un esemplare unico, un uccello

appena creato, ma per te, Dedalo, un'accusa senza fine.

Tua sorella infatti, ignorandone il destino, t'aveva affidato

il suo figliolo perché l'istruissi, un ragazzo di dodici anni

appena, ma d'ingegno aperto ai tuoi insegnamenti.

Questi, tra l'altro, notate le lische nel corpo dei pesci,

le prese a modello e intagliò in una lama affilata

una serie di denti, inventando la sega.

E fu lui il primo che avvinse due aste metalliche

a un perno, in modo che rimanendo fissa tra loro la distanza,

l'una stesse ferma in un punto e l'altra descrivesse un cerchio.

Preso dall'invidia, Dedalo lo gettò giù dalla sacra rocca

di Pallade, inventandosi che era caduto; ma la dea,

che protegge gli uomini d'ingegno, sostenne il giovinetto

e lo mutò in uccello, vestendolo di penne ancora a mezz'aria.

Così l'agilità che possedeva il suo straordinario ingegno

passò in ali e zampe, mentre il nome rimase qual era. 


"La caduta di Pernice" Sebastiano DEL PIOMBO 


Bibliografia:

OVIDIO, "Metamorfosi"


Fonte:

www.miti3000.it





Simbologia (step 6)

La ricerca sui simboli del nostro strumento non può che partire dalla Massoneria.

Cos'è la Massoneria?

Secondo l'enciclopedia Treccani è l’associazione segreta dei cosiddetti liberi muratori costituitasi a Londra nel 1717 col fine di realizzare la mutua assistenza e l’elevazione morale e intellettuale dei suoi aderenti. Caratterizzata dall’organizzazione in logge riservate ai soli uomini e ordinate secondo una rigida gerarchia, nonché dall’uso di simbolismi complessi e di procedure iniziatiche ed esoteriche. Proprio da questo esoterismo nasce il simbolo della Massoneria: squadra e compasso. La prima rappresenta la materialità, le passioni, mentre il compasso lo spirito, la volontà, il genio.

Targa del Grande Oriente d'Italia (loggia massonica italiana), 
costruita in occasione dei 200 anni di fondazione

Il significato del compasso è stato interpretato come l’immagine del pensiero che disegna o percorre i cerchi del mondo; tracciando le immagini del movimento ed essendo mobile esso stesso, il compasso è diventato il simbolo del dinamismo costruttore, l’attributo delle attività creatrici. 

"Il Vecchio dei Giorni misura il tempo", di William Blake (1859), 
si può notare come la mano formi un compasso


Fonti: 

www.treccani.it

www.altrarealta.com 

www.ritosimbolico.it